APPROVATA A BINASCO LA MOZIONE PER MANTENERE PUBBLICA
L’ACQUA NEL MILANESE
Il 27 Ottobre è stata approvata a maggioranza ( favorevoli: i gruppi consiliari Unione per Binasco e insieme per Binasco, contrari il grupppo consiliare Noi con Voi) dal Consiglio Comunale di Binasco una mozione presentata da Unione per Binasco per mantenere la gestione del servizio idrico nella Provincia di Milano in mani pubbliche.
In particolare la mozione chiede al Sindaco di esprimersi nella prossima assemblea dell'Ato di Milano per la revoca della delibera del 2004 che obbliga a privatizzare entro la fine del 2010 il 40% delle società di erogazione, e per l'approvazione di una nuova delibera per l’affidamento delle attività di gestione e di erogazione ad un’unica società a totale capitale pubblico.
Questa mozione affronta una questione fondamentale, soprattutto dopo che a luglio sono state consegnate in Cassazione 1 milione e 400 mila firme (più di 75 mila nella Provincia di Milano) raccolte per indire un referendum contro la privatizzazione dell’acqua, resa obbligatoria entro il 2011 da una legge approvata nel novembre scorso. La prossima primavera tutti i cittadini italiani saranno quindi chiamati ad esprimersi su questa fondamentale questione, ma c'è un serio rischio che si chiudano i recinti quando i buoi sono già scappati, cioè che si vada a votare quando ormai si sarà privatizzato il servizio idrico, e questo rischio è ancora più alto per i comuni del milanese.
Per questo Il Comitato italiano per il Contratto Mondiale sull'acqua ha chiesto a tutti comuni di votare una mozione che possa scongiurare questa privatizzazione anticipata e mantenere la gestione in mani pubbliche al 100%, in attesa del referendum che darà agli italiani la possibilità di esprimersi su questo tema fondamentale.
IL GRUPPO consiliare “UNIONE PER BINASCO” congiuntamente al “Comitato per l’acqua pubblica” del Binaschino ringraziano tutti i consiglieri comunali che hanno Aderito, con il loro Voto, alla mozione.
Ci auguriamo che altri Consigli Comunali approvino la stessa mozione affinchè nella prossima assemblea dell’Ato ci sia una maggioranza dei sindaci a favore di una revoca dell'obbligo di privatizzazione, quantomeno per rispetto dei tantissimi cittadini che hanno firmato per il referendum esprimendo la chiara volontà di mantenere in mano pubblica la gestione dell’acqua e di tutti coloro che potranno votare nella primavera prossima.
La positività del voto favorevole della maggioranza amministrativa, su questo provvedimento, non cancella il nostro rammarico, per il respingimento, da parte della maggioranza che sostiene il Sindaco Castoldi, di un’altra mozione, presentata dal gruppo Unione per Binasco, nella quale si chiedeva l’impegno allo stesso Consiglio Comunale a modificare lo statuto comunale introducendo il concetto che il integrato è un servizio idrico servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, che non è solo una pura dichiarazione politica, comunque importante, ma anche fondamentale dal punto di vista giuridico: infatti proprio pochi giorni fa il Consiglio di Stato con una sentenza ha stabilito che è l'ente locale titolare di un servizio a stabilire se questo ha o meno “rilevanza economica”, e quindi si deve gestire attraverso gara o tramite enti pubblici che garantiscono la fuoriuscita dalle logiche di mercato, come dovrebbe essere per un bene comune come l'acqua.
Resta il nostro giudizio negativo sul rifiuto opposto, alla nostra proposta, per la costruzione di una CASA DELL’ACQUA anche a Binasco
Binasco il 27/10/2010
I Consiglieri del Gruppo “Unione per Binasco”
Daniela Fabbri - Giuseppe Vella
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